Guarda che viene l'uomo nero by Christine Nostlinger

Guarda che viene l'uomo nero by Christine Nostlinger

autore:Christine Nostlinger
La lingua: it
Format: mobi
editore: MyBookLibrary
pubblicato: 2010-08-15T13:21:11.385000+00:00


UN GIORNO, Bill e l'Uomo Nero, seduti nella cameretta, riflettevano se fosse il caso di andare a prendere la collezione di francobolli di papà per giocare ai coriandoli. Erano così assorti che non sentirono arrivare la mamma.

Quando la porta della camera si aprì, l'Uomo Nero strisciò velocemente sotto il letto. Ma questa volta non fu abbastanza svelto!

La mamma vide sparire il suo sedere sotto il lembo della coperta e domandò:

- Bill, che cosa nascondi lì sotto?

Bill rispose:

- L'Uomo Nero!

- Non dire sciocchezze! – disse la mamma.

Si chinò a guardare e si trovò faccia a faccia con il volto rugoso dell'Uomo Nero. Allora lanciò un grido, si alzò in piedi, e corse in cucina. Ritornò con una scopa e cominciò a frugare sotto il letto gridando:

- Che cosa disgustosa è mai questa? Via! Via!

Di sotto il letto iniziarono a sentirsi orribili brontolii, sibili, sbuffi e scricchiolii. Poi il letto tremò, proprio come se ci fosse un terremoto…

Questa volta non era più piccolo come un ombrello, ma alto come un attaccapanni e grosso, terribilmente grosso. In più, continuava a crescere, e presto divenne grande come un armadio. Il viso era rosso come un gambero, e i suoi occhi verdi lampeggiavano. I riccioli gli si erano rizzati in testa e aveva la bocca piena di denti lunghi e aguzzi. La mamma scappò in cucina. L'Uomo Nero le corse dietro.

La mamma strisciò sotto il tavolo della cucina mentre l'Uomo Nero gridava:

- Donna impertinente! Come hai osato picchiare l'Uomo Nero sul sedere!

- Bill, bambino mio – piagnucolò la mamma – ti prego, dì all'Uomo Nero che non mi faccia del male!

Allora Bill disse:

- Uomo Nero, la mamma ha paura, non spaventarla.

- È giusto che abbia paura strillò l'Uomo Nero. Ne ha motivo perché si è comportata male.

Ma il tono della sua voce stava già indebolendosi.

- Sii gentile, Uomo Nero – insistette Bill – e torna in camera mia, per favore. La mamma non voleva farti del male.

- Se lo dici tu… – disse l'Uomo Nero.

Ora aveva di nuovo l'aspetto di un simpatico e inoffensivo vecchietto: faceva quasi tenerezza.

- Allora vado – mormorò e si avviò verso la cameretta di Bill.

La mamma strisciò fuori da sotto il tavolo della cucina.

-Ah, Bill! Ah, Bill! – piagnucolava. – Mai più, mai più in vita mia nominerò l'Uomo Nero, parola d'onore!

Bill annuì e disse:

- Sì, mamma. Sarà meglio, se non vuoi prenderti un altro bello spavento…



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